“Accettami,si’,come compagna:ch’io abbia la gioia di condurre a Te le anime,
ch’io Ti aiuti nella missione redentiva”.

Madre Maria Teresa di Gesú Cortimiglia nacque in Corleone (Palermo) il 7 febbraio 1867. Sin dall'età di 11 anni sentì spiccata la vocazione religiosa, ma i suoi genitori si opposero energicamente al suo desiderio di consacrarsi al Signore. Il 24 giugno 1891, col permesso dell'Arcivescovo di Monreale, ottenne dai suoi di poter vestire l'abito delle Clarisse, a condizione che, pur vivendo da religiosa, rimanesse in famiglia. Ma dopo qualche anno, di fronte alla sua risolutezza, i suoi lasciarono che entrasse a far parte della Congregazione delle Figlie della Misericordia e della Croce. Fu accolta amorevolmente dalla Serva di Dio Madre Rosa Zangara, la quale, per divina rivelazione, le predisse che avrebbe fondato un nuovo Istituto.Negli anni che seguirono la Madre Teresa fu Superiora in diverse Case, dedicandosi con instancabile zelo all'assistenza materiale e spirituale dei poveri e dei bisognosi, ottenendo da Dio strepitose conversioni. Intanto il Signore l'andava preparando alla fondazione del nuovo Istituto. Ma la Madre Teresa, ritenendosi inetta ed indegna d'un compito così alto, indugiava a staccarsi dall'Istituto. Colpita da grave e misteriosa malattia che la ridusse in fin di vita, ne guari’ miracolosamente non appena ebbe promesso al Signore che non avrebbe più ritardato ad eseguire i suoi voleri. Ritornò pertanto in famiglia, dove nella preghiera e nella penitenza attese a preparare le basi della novella istituzione. Il novello Istituto, di cui presto entrarono a far parte altre ragazze, fu definitivamente approvato il 1 apile 1923 dall'Arcivescovo di Monreale,
il Servo di Dio Mons. Augusto Antonio Intreccialagli.
Il 1° giugno del 1934, rinnovata l'offerta della sua vita per il mondo traviato e per i peccatori ostinati, predetta l'epoca della sua morte, serenamente rendeva la sua anima a Dio, dopo avere esortato le sue Figlie a continuare l'Opera e a vivere santamente la loro consacrazione. Un acuto profumo di gigli sparsosi per tutta la casa, stette a confermare la purezza e la santità di quell'anima, volata all'amplesso divino.
Presto si sparse la fama della sua santità e le grazie ottenute per sua intercessione furono tante che il 19 maggio 1960, a Monreale, si aprì il Processo Diocesano sulle sue virtù eroiche. Il 21 dicembre 1998, alla presenza del Santo Padre Giovanni Paolo II, le è stato attribuito, dalla Congregazione delle Cause dei Santi, il titolo di VENERABILE.