Alcuni pensieri spirituali tratti dal Regolamento interno della comunità, da lei certamente inspirato e scritto:
La suora. “Deve essere come uno specchio che lascia tralucere le interne virtù”.
La povertà. “È quella virtù che sposò il nostro santo Padre Francesco. Se vogliamo essere riconosciute da lui come vere sue figlie, dobbiamo imitarlo in questa bella virtù. Dobbiamo dunque essere povere... sopratutto nella mente e nel cuore col distacco completo da ogni cosa”.
Il silenzio. “Ricordino le suore che il silenzio mantiene sempre viva la divina presenza e toglie tutti gli ostacoli che s’incontrano nella vita della perfezione”.
L’acqua benedetta. “ Entrando in coro, la suora prenda l’acqua benedetta e si segni, poichè l’acqua benedetta è efficacissima per scacciare i pensieri vani e inutili, che in quel luogo, più che in ogni altro, il comune nemico cerca di suscitare”.
L’Eucaristia. “Cibo dell’anima è la Parola di Dio, è la preghiera, è la penitenza e ogni opera buona fatta per la gloria di Dio e la propria salvezza. Tuttavia, non bisogna dimenticare che il cibo dell’anima più efficace per acquistare forza e superare tutti i pericoli cui andiamo incontro è l’Eucaristia”.
Il nome di Gesù. “Il nome santissimo di Gesù deve santificare la lingua della suora, in modo che escano dalle sue labbra le lodi armoniose a questo Gesù, che è luce, dolcezza, armonia e pace per coloro che lo amano. Di Lui ogni suora deve fare più ardentemente innamorare il cuore delle consorelle, facendo risuonare alle loro orecchie il santo nome: Gesù! Gesù! Oh, questo nome sarà la sua felicità”.
